Ogni domenica manda una cartolina dal purgatorio. Cosa stia scontando laggiù non l’ho capito. Forse la pigrizia, che fino ad oggi l’ha spinto a rimandare, posticipare, allontanare quel momento che per tutti viene: quello in cui bisogna fare i conti con i propri desideri e con il fatto che raggiungerli comporti qualche sacrificio.
Luca Lucherini ha 30 anni e un esercizio zen che compie ogni settimana: scrive un racconto di 2000 caratteri e lo posta su Instagram. Perché abbia scelto un social network fotografico per diffondere dei testi è la prima domanda che verrebbe da fargli. Ma basta ascoltare la sua storia per capire che a Luca piace prendere strade alternative per andare dove vuole andare. Anche se dove vuole andare non lo sa. Dopo la laurea al Dams di Bologna avrebbe voluto iniziare a scrivere. E invece è diventato un imprenditore nel settore delle energie rinnovabili, salvo poi scoprire lungo il cammino che non era quella la sua destinazione. “Ho venduto le mie quote – racconta – e adesso sto aspettando di capire qual è il mio posto”.
Un’idea ce l’ha: dev’essere un posto pieno di fogli di carta. “Ma oggi il mondo dell’editoria è cambiato – ammette – e non funziona più presentarsi da un editore con un manoscritto. Così ho pensato di sfruttare i social per far conoscere i miei racconti”. Li raccoglie nel suo account @cartoline.dal.purgatorio e ha creato l’hashtag #2000caratteri, attraverso il quale è possibile trovarli tutti. “Instagram è una sfida con me stesso – racconta -: prima di tutto perché si tratta di un social fotografico, dove la gente scorre velocemente le immagini e difficilmente si ferma a leggere i testi. E poi mettici anche che per me avere un impegno settimanale è un esercizio di disciplina, e la disciplina è tutto. La letteratura non è genio e sregolatezza, è metodo e costanza”.
I personaggi delle sue microstorie sono dei perdenti che fanno pena, abitanti del purgatorio, gente che ha qualcosa da espiare o da mettere a posto. “Sono un ragazzo solare – dice quasi per giustificarsi – ma con la scrittura tiro fuori il mio lato oscuro, questo mostro grottesco che mi vive dentro e che Elisa Lanconelli si è divertita a disegnarmi accanto (nell’immagine che vedete qui sopra, ndr)”. E così leggendo le sue cartoline incontrerete Ric, che urla il suo amore a una ragazza sordomuta; Aldo, un robot ideato per essere l’uomo perfetto; Giulia, che colleziona storie sbagliate; Max, che fa l’imbianchino e ha una Citroen.
Che ne sarà di questi racconti lanciati come messaggi in bottiglia nel mare di Instagram? “Sinceramente non lo so – ammette Luca – ma mi piacerebbe che diventassero una specie di quaderno delle idee per scrittori bloccati, che altre persone prendessero i personaggi delle mie cartoline e continuassero a farli vivere”.
