«Capodanno 2018, Copenaghen, una coppia nell’ascensore di un hotel di lusso, stanno insieme da un botto e stanotte hanno bevuto, e tutto il resto, mi sa che non si amano più. Si scattano un selfie, ma la foto è solo il negativo di quello che erano qualche anno fa. Il momento della verità arriva sempre, per loro è adesso, e se la iniziano a sputare in faccia, lì in quel metro quadro sospeso tra l’anno vecchio e quello nuovo; del resto quando non puoi più costruire, radere tutto al suolo sembra l’unica soluzione. Le parole lasciano in bocca un sapore di acciaio, è una catarsi necessaria, sono nudi uno davanti all’altra e si dicono tutto, proprio tutto. Quando vomiti, poi, ti senti meglio».
Con queste parole Leo Pari annuncia il suo nuovo singolo, “Dirty ti amo”.
Ci si potrebbe fare un film: a Copenaghen o altrove, dentro quell’ascensore ci siamo stati tutti. Ci siamo detti cose orribili e molte di quelle le pensavamo davvero. Poi le porte si aprono, e ognuno va per la sua strada.
A dicembre era uscita un’altra canzone, di cui avevo scritto qui.
Il disco uscirà prima dell’estate. Come tutte le cose belle, bisogna aspettare.